Curcuma: proprietà, benefici e controindicazioni

di in Schede alimenti

La curcuma è una spezia che si distingue per il suo aspetto dall’inconfondibile colore giallo e per il particolare aroma, capace di donare caratteristici sentori alle preparazioni.

La curcuma può essere utilizzata fresca o in polvere, in cui viene ridotta dopo essere stata essiccata e macinata. Per esaltarne l’efficacia, le caratteristiche e il gusto, è consigliabile utilizzarla in accoppiata col pepe o con un olio vegetale.

È spesso impiegata per insaporire e dare un tono particolare alle ricette ed è frequentemente utilizzata per realizzare delle bevande. Ha un sapore deciso, pungente, vagamente amarognolo.

Dal punto di vista scientifico, il suo nome è Curcuma Longa ed è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberacee, come lo zenzero.

Raggiunge all’incirca il metro di altezza e presenta delle caratteristiche foglie larghe e gialle. La parte più ricca è la radice, il rizoma, in cui si concentrano le proprietà migliori e le caratteristiche tipiche.

La sua origine è da ricercarsi in Cina, anche se è storicamente legata all’India, essendo uno degli elementi più importanti per la realizzazione del curry. E’ diffusa largamente in vaste zone dell’Asia e, nonostante la derivazione orientale, la curcuma è stata citata dai greci in alcuni libri di medicina, in cui venivano segnalati gli importanti benefici per il fegato.

Proprietà nutrizionali della curcuma

La curcuma ha importantissime proprietà nutritive, oltre a notevoli effetti e benefici per la salute. È largamente utilizzata nella medicina tradizionale cinese come in quella ayurvedica e il nostro organismo può servirsene in moltissime maniere.

Alcuni studi hanno dimostrato che può dare giovamento anche al cervello, favorendo la memoria e l’autoguarigione.

Benefici della curcuma

La curcuma ha importanti poteri antinfiammatori. Il suo principio attivo, la curcumina, sostiene il fegato per lo smaltimento delle scorie e delle tossine, aiutandone la depurazione. Allevia i dolori e gli effetti delle artriti e, in generale, facilita la gestione dei risentimenti articolari.

È oltretutto un importante antiossidante, scoraggiando lo sviluppo dei radicali liberi e rallentando l’invecchiamento cellulare.

Oltre all’aroma, al colore e alle caratteristiche prettamente culinarie, la curcuma ha delle importantissime proprietà che hanno anche saputo attirare l’attenzione della comunità scientifica. In Asia e nel Medio Oriente i suoi effetti sono noti da secoli e l’India è il paese che è finito sotto la lente d’ingrandimento dei ricercatori: è la popolazione che fa segnare il più alto consumo di questo alimento ed è, allo stesso modo, quello in cui vengono registrati meno casi di tumore.

Alcuni studi hanno dimostrato come riesca a limitare e bloccare l’azione dell’enzima che sviluppa le cellule cancerogene, soprattutto per quanto riguarda il cavo orale e l’apparato digerente.

La curcuma è un potente alleato del sistema immunitario e il risultato di alcune ricerche hanno dimostrato come possa anche favorire la gestione delle malattie autoimmuni. È efficacissima per far fronte all’influenza o ai tipici malanni di stagione e può essere assunta anche sotto forma di integratore, sempre sotto la prescrizione del medico o il consulto dell’erborista.

I suoi tanti componenti, come ad esempio la curcumina, hanno degli effetti sorprendenti anche sulla pelle e sui capelli. Favorisce la cicatrizzazione e, soprattutto nella medicina indiana, viene utilizzata per curare ferite, scottature, malattie della pelle, punture di insetti e per limitare gli effetti di altri disturbi più comuni come acne o psoriasi.

Curcuma in polvere

Come utilizzare la curcuma

La curcuma è un importante elemento anche in cucina. Generalmente viene utilizzata proprio come spezia, per insaporire e dare una nota particolare di gusto, ma spesso viene sfruttata per preparare bevande particolari o tisane.

Il suo impiego più noto è nella preparazione del curry, in cui trova uno spazio importante affianco ad altre spezie. Per quanto riguarda l’utilizzo in campo medico, ci sono moltissimi preparati, pillole e integratori che possono essere facilmente acquistati in erboristeria, ma è sempre preferibile consultare il proprio medico per scegliere il prodotto adatto alle proprie esigenze.

Curcuma per realizzare il curry

La curcuma è uno degli ingredienti fondamentali per realizzare il curry, una miscela di spezie di origine asiatica che si è diffusa con successo anche nel mondo occidentale. Nella tradizione indiana, che è quella in cui la curcuma trova più spazio e utilizzo, il curry prende il nome di masala e non esiste una versione unica per la sua realizzazione. In cucina, il curry viene utilizzato per donare piccantezza e profumo alle diverse ricette e preparazioni raggiungendo, con fantasia, diverse sfumature di sapore.

Curcuma nelle tisane

La curcuma viene utilizzata anche per realizzare delle piacevoli tisane e succhi. È utilissima per alleviare i sintomi del raffreddore e delle tipiche influenze stagionali. Usando la fantasia può essere efficacemente affiancata ad altri alimenti, trovando delle piacevolissime sinergie.

La curcuma è l’elemento protagonista per realizzare il golden milk, o più semplicemente latte d’oro, una bevanda dal tipico colore acceso. Ha un particolare sapore e dona degli importantissimi benefici, soprattutto per alleviare i sintomi causati da dolori articolari, essendo un naturale antinfiammatorio, ma è utilissimo anche per migliorare la digestione e per liberare le vie respiratorie.

Curcuma come olio

Un modo facile per utilizzare la curcuma, soprattutto se non si riesce a gestire con semplicità quella in polvere, è senza dubbio l’olio. È la maniera giusta per averla sempre a disposizione e per non dover per forza fare i conti troppo strettamente con la conservazione. E’ un condimento che può senza problemi sostituire quello tradizionale e può trovare facilmente spazio in tantissimi contesti, come condimento in una semplice insalata, così come nella realizzazione di salse, o per dare un tocco diverso alla pasta.

Realizzare l’olio alla curcuma è semplicissimo, bastano 500 ml di olio extravergine di oliva e 3 cucchiai di polvere di curcuma.

Versate l’olio di oliva in un barattolo di vetro scuro, aggiungete la spezia, e chiudetelo ermeticamente. Lasciatelo riposare per sette giorni, smuovendolo dolcemente, quasi agitandolo, una volta al giorno. All’ottavo giorno, filtrate semplicemente l’olio in un altro barattolo e sarete pronti per utilizzarlo.

Sostituendo l’olio di oliva con quello di sesamo, mantenendo le identiche dosi, si può realizzare un olio che può risultare efficace per la cellulite, dermatiti, dolori muscolari o semplici massaggi.

Effetti collaterali e controindicazioni

Anche se non si può parlare precisamente di effetti collaterali e controindicazioni, è comunque molto importante assumere la curcuma con criterio e senza esagerazioni.

La dose giornaliera è in genere fissata in circa due cucchiaini da caffè, ma è fondamentale fare attenzione soprattutto per tutti coloro che soffrono di calcoli biliari e colecisti. Anche per le donne incinta è importante consumarla con moderazione e sotto i consigli del medico o dell’erborista.

Un uso poco equilibrato potrebbe portare a disturbi di diverso tipo come allergie e nausea e, nei casi più gravi, a ulcere.

Come conservare la curcuma

Per quanto riguarda quella fresca, è sempre consigliabile acquistarne piccole quantità, poiché la radice tende a seccarsi velocemente.

È possibile però conservarla in frigo anche per qualche settimana, avvolgendola in un tovagliolo di carta e chiudendola in un sacchetto di plastica.

Nel caso in cui si scelga quella in polvere, è importante conservarla in un barattolo di vetro non trasparente ben chiuso, al riparo da luce e umidità.


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