Poke, i sapori delle Hawaii in tavola

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Nel momento in cui si è in presenza di un piatto o di uno specifico ingrediente che fa del benessere uno dei suoi connotati, appare normale testarlo ed assaggiarlo mediante molteplici preparazioni. A farsi sempre maggiore strada è una topologia di alimentazione che, unendo salubrità, semplicità ed un tocco esotico, compone un tutt’uno tanto armonioso quanto accattivante.

Tra le tendenze in materia di sana alimentazione con gusto, una delle ultime è identificabile nel poke hawaiano. Una preparazione a base di pesce crudo che è stata gergalmente soprannominata il “nuovo sushi”. Il mix di consistenze è variegato per un piatto che, nonostante sia relativamente povero, è allo stesso tempo spiccatamente gustoso.

Cos’è il Poke?

Poke bowl

L’invenzione del poke deriva da un angolo di paradiso situato geograficamente molto lontano dall’Italia: le Hawaii. Nell’idioma locale, il nome del manicaretto è riconducibile ad un qualcosa che viene ridotto a cubetti.

Si tratta infatti di un’insalata che vede come proprio ingrediente principe una generosa manciata di cubetti di pece crudo, fatti macerare pazientemente ed uniti ad accompagnamenti e spezie di vario genere. Queste ultime sono solitamente a base sia di soia che di olio di sesamo.

Parlare di tendenza del tutto nuova potrebbe risultare del tutto azzardato, dato che la diffusione del poke ha attecchito dapprima negli Stati Uniti, più precisamente in California, e poi in tutto il modo, nostro Paese compreso. Fruendo di una moda, quella del sushi, che analogamente al poke sembra non conoscere crisi alcuna, tale piatto ha fatto istantaneamente breccia nei cuori e soprattutto nei palati delle stelle della televisione e del cinema.

Come viene preparato oggi

Poke

Diversamente da quella che è la ricetta tradizionale ed originaria, la versione attuale del poke è stata gradualmente rivista per mezzo dell’aggiunta non solo di riso e salsa di soia, ma anche di materie prime che all’apparenza avrebbero molto poco in comune tra loro. Tra gli esempi menzionabili ci sono l’avocado, il mango e gli anacardi.

Questi ultimi conferiscono al tutto una croccantezza del tutto piacevole. Per ciò che attiene il servizio del poke, esso prima di venir consumato deve essere adagiato all’interno di una ciotola che assume il nome di bowl. Il successo del poke è dovuto fondamentalmente alla sua genuinità, ma anche al tasso bassissimo di calorie, per la felicità di tutti coloro che fanno della forma fisica un dogma dal quale non si può prescindere.

Benefici e controindicazioni

Apparentemente privo di controindicazioni alimentari, il poke tramuta l’equilibrio di sapori e nutrienti nel proprio punto forte, grazie alle verdure presenti ed a carboidrati poco nocivi alla salute. Difformemente dal sushi, l’insalata hawaiana che contiene non è affatto soggetta a marinatura con lo zucchero.

In rapporto ad un altro piatto della cucina giapponese, il sashimi, il suo apporto nutrizionale è senza ombra di dubbio alcuna più completo, visto che fornisce al corpo tutte le sostanze di cui necessita. Il lato salutare non è tuttavia l’unico aspetto che contraddistingue questa ricetta.

Il poke è infatti molto bello anche a vedersi, data la moltitudine di cromaticità che offre allo sguardo. Il libero sfogo alla fantasia personale di ciascuno è garantito e le combinazioni sono pressoché illimitate, con la preparazione che può essere effettuata tranquillamente anche a casa ed a condizione che gli ingredienti siano freschissimi.

Come preparare la Poke bowl in casa

Poke

Contrariamente a quello che si porrebbe erroneamente credere, preparare dell’ottimo poke in casa non è affatto difficile come sembra.

Prima di procedere al tutto, cosa buona e giusta è precisare che il risultato è quasi totalmente dipendente da un’accurata selezione delle materie prime, le quali devono essere qualitativamente ottime. Il pesce, in modo particolare, non può essere un’eccezione, visto che deve essere assolutamente fresco, oltre che tagliato correttamente senza tralasciare alcuna spina e lisca.

Altro ingrediente che non può e non deve mancare è l’avocado, da ridurre ugualmente a cubetti. Ulteriore accostamento interessante potrebbe essere costituito dall’edamame, un fagiolo di soia ormai sono facilmente rintracciabile nel reparto surgelati di qualsiasi supermercato. In mancanza di questi, vanno bene anche dei semplici piselli.

Qualcuno, per un qualcosa di ancor più particolare, unisce della frutta. Il mango è la scelta ideale, ma non deve essere eccessivamente maturo.

Preparazione

Poke, preparazione

Primo passaggio nella preparazione del pokè consiste nel lessare il riso.

Se vuoi sapere qual è il migliore da usare per la poké, scopri quanti tipi di riso esistono.

Sarà poi possibile passare al pesce, con il tonno che, per essere tagliato agevolmente, andrà messo in congelatore per qualche minuto.

Dopo aver ridotto questo in cubetti, vanno aggiunti la salsa di soia, i semi di sesamo, gli anacardi, il tabasco lo zenzero. Il tutto va amalgamato con cura. Fatto tutto ciò, si potrà comporre il proprio poke bowl, mettendo il riso come base e sormontandolo col resto degli ingredienti.

Ingredienti per una poke homemade

  • 120 g di riso;
  • 300 g di tonno;
  • 12 g di oli di semi di sesamo;
  • 24 g di salsa di soia;
  • 4 gr di tabasco;
  • 4 gr di zenzero;
  • 1 lime;
  • 20 g di anacardi;
  • 1 avocado;
  • 4 g di semi di sesamo;
  • 1 mazzetto di coriandolo;
  • 1 cipollotto;
  • sale e pepe.

 


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