I brownies sono senza dubbio tra i dolci americani più iconici, quasi quanto la cheesecake, e nel tempo sono diventati una presenza familiare anche nelle nostre cucine. Il chocolate brownie nasce come un tortino basso e compatto, ricchissimo di cioccolato, che viene poi tagliato a quadrotti per essere servito in modo semplice e goloso. La sua consistenza ricorda molto la torta tenerina ferrarese, con quel cuore umido e fondente che conquista già al primo morso. Una delle caratteristiche più belle dei brownies è la loro versatilità: possono essere arricchiti con noci, nocciole, mandorle o altra frutta secca, proprio come ha fatto Nonna in questa ricetta, creando un contrasto perfetto tra morbidezza e croccantezza. Facili da preparare, irresistibili da condividere, i brownies rappresentano un comfort food senza tempo, ideale per merende, colazioni e dolci momenti di festa.
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Tritate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria con il burro, quando si sarà fuso tutto e amalgamato per bene, togliete dal fuoco e lasciate da parte a intiepidire.
Montate blandamente le uova con lo zucchero. I brownies non hanno bisogno di incorporare aria come le torte, per cui non avrete bisogno di far incamerare aria alla montata di uova.
Aggiungete a questo punto il cioccolato fuso con il burro intiepidito.
Amalgamate anche la farina al composto e mescolate bene.
Scaldate il forno a 180° e rivestite con della carta forno una tortiera rettangolare o quadrata dal lato di almeno 20 – 25 cm. Versate il composto dei brownies all’interno e livellatelo.
Prendete la frutta secca. Nonna ha scelto di utilizzare un po’ di tutto: anacardi, noci, nocciole e mandorle e di lasciarli a pezzi grandi. Se volete preparare dei brownies classici al cioccolato omettete questo passaggio altrimenti sparpagliate sulla superficie il mix di frutta secca.
Infornate i brownies a forno caldo e cuoceteli per 30 minuti. Fate la prova stecchino per controllare il grado di cottura. Una volta pronti, estraete il dolce dal forno e fatelo raffreddare nello stampo. Tagliate i brownies a quadrotti, spolverateli con zucchero a velo e serviteli.
Le origini dei brownies sono avvolte da quel fascino tipico delle leggende culinarie americane, dove realtà e aneddoto si intrecciano. La versione più diffusa racconta che siano nati per errore alla fine dell’Ottocento: un cuoco di Chicago, preparando una torta al cioccolato per una fiera, dimenticò di aggiungere il lievito, ottenendo così un dolce basso ma sorprendentemente buono. Un’altra storia li lega al prestigioso Palmer House Hotel, dove furono creati su richiesta della moglie del proprietario, che desiderava un dolce pratico da portare nelle scatole da pranzo durante gli eventi mondani. Qualunque sia la verità, i brownies entrarono rapidamente nella tradizione americana, diffondendosi nelle case come dolce economico, semplice e adatto a ogni occasione. Oggi sono un simbolo della pasticceria statunitense, un perfetto equilibrio tra spontaneità, bontà e tradizione.

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