Bonet piemontese: la ricetta originale della tradizione

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Il bonet (si pronuncia Bùnet) è un dolce tradizionale che nasce nelle rigogliose valli del Piemonte, e la cui prima attestazione è datata agli inizi dell’Ottocento. A quel tempo era considerato una sorta di sorbetto, un dolce da riservare come entremet, un intermezzo tra le portate. Lo si faceva con una ricetta pressoché identica a quella attuale: latte, uova, zucchero, cioccolato e mandorla. Oggi è arricchito dalla presenza degli amaretti, che ovviamente mantengono quella nota di mandorla particolarmente sfiziosa. Curiosa anche l’origine del nome: pare che significhi “berretta”, ovvero un copricapo, anche se attualmente si produce soprattutto in stampi lunghi e bassi, simili a quelli dei plumcake. Di seguito trovate la ricetta

Torta agli amaretti
Torta agli amaretti

Ingredienti

  • 125 ml di latte
  • 2 uova
  • 160 gr di zucchero
  • 20 gr di cacao amaro
  • 2 cucchiai di liquore amaretto
  • 50 ml di caffè
  • 25 gr di amaretti
  • Tempo Preparazione: 10 minuti
  • Tempo Cottura: 30 minuti
  • Tempo Riposo: 15 minuti
  • Dosi: 4 bonet
  • Difficoltà: Facile
  • Cucina: Italiana
  • Categoria: Dolci

Come fare il bonet piemontese

  1. Imburrate uno stampo in alluminio da 26 centimetri, che fungerà da base per il vostro bonet. Scaldate una piccola casseruola con 100 g di zucchero e 2 cucchiai d’acqua. Fate caramellare fino ad ottenere una salsa dal color ambrato e versatelo nello stampo. Lasciatelo raffreddare.

  2. In una ciotola, versate il latte che avrete fatto intiepidire (potete usare anche il microonde), insieme agli amaretti e al cacao. Frullate fino a ottenere una polvere fine.

  3. Sgusciate le uova in una ciotola e sbattetele assieme a 60 g di zucchero con le fruste. Aggiungete la polvere di cacao e amaretti, il liquore, il caffè ristretto e mescolate bene il tutto. Per ultimo, aggiungete il latte caldo a filo.

  4. Versate il composto del bonet nello stampo di alluminio imburrato, poi riponetelo in una seconda teglia dai bordi alti che avrete riempito per metà d’acqua.

  5. Scaldate il forno a 180 °C, infornate e cuocete il bonet a bagnomaria per almeno 30 – 40 minuti.

  6. Quando la superficie si sarà solidificata, sfornate il bonet e sformatelo sui piattini da portata. Decorate con amaretti interi, lasciate leggermente intiepidire e servite.

La storia degli amaretti

Tipico dolce della tradizione italiana, l’amaretto è nato intorno al Medioevo, grazie alla presenza sul territorio nazionale di molti mandorleti. In particolare, le regioni dove si coltivano maggiormente sono la Sicilia e la Puglia e, in misura minore, Calabria e Sardegna. Oggi gli amaretti sono associati soprattutto alla città lombarda di Saronno, da cui proviene anche il celebre liquore, e a quella ligure di Sassello, in provincia di Savona. Esistono però in quasi tutte le pasticcerie regionali dei dolci a base di mandorle: la Torta Elvezia a Mantova, i biscotti di Ceglie Messapica nell’omonimo comune pugliese, fino ad arrivare alla Torta caprese in Campania, che pare sia nata per imitare con ingredienti locali la Sacher austriaca.

foto Bonet piemontese 2

Il bonet si conserva in frigorifero per 2-3 giorni, coperto con pellicola trasparente.

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