Il dolce simbolo di Mantova, la città dei tre laghi e soprattutto una delle più belle meraviglie architettoniche del Nord Italia. Per certi versi, è come se questa torta volesse riflettere in tavola il carattere del luogo in cui viene prodotta da centinaia di anni. Perché la torta sbrisolona è uno di quei dessert simbolo della grande pasticceria italiana, amata dai maestri e apprezzata anche da chi cucina in casa. La sua origine contadina si incontra con ingredienti che oggi sono simbolo della buona cucina, come la vaniglia e le mandorle. Prepararla è meno difficile di quello che sembra: basta avere a disposizione circa un’ora, tra preparazione e cottura. Ecco come farla.
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Mescolate la farina di mais e la farina 00 con lo zucchero, la scorza del limone grattugiata e il lievito.
A parte amalgamate la farina di mandorle con il burro ammorbidito.
Unite il composto di mandorle a quello di farina e impastate bene, quindi aggiungete uno alla volta i tuorli, facendo attenzione a farli assorbire dall’impasto prima di aggiungere il successivo. Aggiungete anche i semi neri interni della bacca di vaniglia e il pizzico di sale.
Quando il composto sarà diventato omogeneo aggiungete anche le mandorle non pelate.
Mettete l’impasto in una teglia di 26 cm di diametro imburrata e infarinata. Infornate a 180 °C per circa un’ora.
Sfornate la sbrisolona mantovana e fatela intiepidire in teglia prima di consumarla a pezzi.
La torta sbrisolona è una torta molto friabile che tradizione vuole essere mangiata a pezzi e non a fette. L’abitudine di “spezzare”, invece di tagliare, ha origini religiose che affondano le radici nella tradizione cristiana: durante l’Ultima Cena, Gesù spezzò il pane e lo diede ai suoi discepoli, come viene recitato nella Messa. Ancora oggi, secondo il galateo, quando si porta il pane a tavola questo andrebbe servito in monoporzioni, da spezzare con le mani, evitando l’uso del coltello se non per spalmare del burro o altre salse. Idealmente, il pane richiama anche il nome del dolce simbolo di Mantova, poiché sbrisa in dialetto vuol dire briciola.

Puoi quindi chiudere un pasto con questo dolce tipico mantovano, ma magari anche iniziarlo con un paio di ricette di primi piatti della tradizione di Mantova. Prova a fare in casa i capunsei mantovani o a portare in tavola un piatto di tortelli alla mantovana.
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