Come coltivare la lattuga

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La lattuga, nelle sue molteplici varietà, è uno dei prodotti dell’orto che più si presta ad essere coltivato senza particolari difficoltà.

Non richiede infatti un terreno specifico e si adatta a diversi climi, dandoti dopo 2-3 mesi dalla semina non solo un prodotto genuino, buono da mangiare, ma anche la soddisfazione di averlo coltivato da te.

 

Nozioni principali: lattuga a cespo e da taglio

La lattuga è una pianta annuale che fa parte della famiglia delle composite e include moltissime varietà che si distinguono i due macrogruppi: lattughe a cespo e lattughe da taglio.

Quelle a cespo si tagliano una volta sola sotto il colletto; mentre quelle a taglio possono essere raccolte più volte l’anno prendendo solo le foglie più grandi. Per nominare le qualità più celebri, tra le insalate da cespo le più conosciute sono la Cappuccia, la Romana, la Regina dei ghiacci, la Brasiliana (detta anche Iceberg) e la Canasta; mentre tra quelle a taglio ricordiamo la Ricciolina, la Pasqualina, la Biscia e la Lollo.

Tutte le lattughe comunque si mangiano prima che la pianta vada in “semenza” (80-100 giorni), quando cioè ancora presenta foglie tenere e croccanti. Per quanto riguarda la coltivazione, la lattuga non è un ortaggio particolarmente esigente a livello di caratteristiche organolettiche del terreno, soffre però il caldo e il sole troppo forte che fiacca le foglie più sottili e delicate.

Per questo è preferibile coltivarla in primavera e in autunno. È comunque possibile seminare anche in estate con alcune precauzioni, o nelle zone con un clima molto caldo. In questo caso sarà bene optare per varietà resistenti al caldo come la Jericho.

Per la coltivazione in inverno, invece, risultano più indicate le lattughe da taglio, o ancora meglio altre varietà di composite che si discostano un po’ dalle lattughe tradizionali, come le cicorie a grumolo, i radicchi rossi e la valerianella.

Coltivare la lattuga a partire dai semi

In commercio, non solo nei vivai, ma anche ormai in quasi tutti i supermercati, è possibile trovare le classiche bustine di semi di lattuga al prezzo di 1 o 2 euro.

Queste confezioni di solito contengono sufficienti per riempire un bell’orto grande, oppure per seminare a più riprese durante i mesi primaverili e l’inizio dell’estate. L’ideale, infatti, è seminare con scadenze scalari, in modo da non avere tutta l’insalata pronta nello stesso momento. Per quanto riguarda le condizioni di germinazione dei semi, la temperatura minima non deve scendere sotto i 10 gradi e sarebbe bene che non superasse i 22 gradi, per questo motivo è così difficile seminare in condizioni di elevato calore.

Mentre le lattughe da taglio si possono seminare spargendo i semi direttamente nell’orto, a spaglio o per file; per quelle da cespo è preferibile scegliere dei semenzai o dei vasetti individuali, per poi trapiantarle non appena abbiano raggiunto 2-3 cm di altezza. Con la semina in semenzaio protetto si può partire già a febbraio o marzo, mentre per seminare direttamente in pieno campo è meglio aspettare il mese di aprile.

Coltivare la lattuga trapiantando le piantine

Se hai già pronte le piantine nei semenzai, oppure se le hai comprate al vivaio, non devi far altro che passare all’operazione del trapianto. Dopo aver smosso e appianato la terra, crea dei buchi in cui inserire una pianta per volta.

La distanza tra una pianta e l’altra può essere di circa 25 cm, ma per le qualità che esigono più spazio può arrivare a 35 cm. Ricorda di tenere il terreno ben pulito e di togliere costantemente tutte le erbacce.

Una tecnica molto utile, per evitare di sarchiare ogni qualche giorno, è quella di usare la pacciamatura, ossia cospargere il terreno intorno alle nuove piantine con paglia, sfalcio d’erba, teli biologici o di juta: questo strato protettivo impedirà la germinazione di numerose erbacce e contribuirà a mantenere l’umidità nella terra.

Malattie e parassiti delle lattughe

Purtroppo, come tutti gli ortaggi, anche la lattuga è soggetta ad alcune malattie che possono colpire la pianta e danneggiarla. Tra queste ci sono alcuni funghi che infestano la pianta ancora giovane, quando questa si trova in condizioni di eccessiva umidità.

Un’altra è la peronospora, che si presenta come una sorta di muffa bianca che appare a temperature tra i 18 e 20 gradi, specialmente nelle coltivazioni sotto i tunnel. In questo caso è necessario arieggiare per eliminare l’umidità. Il verticillium, poi, è una malattia che fa marcire l’intera pianta. Se si presenta, non c’è altro da fare che estirpare rapidamente le lattughe colpite.

Per quanto riguarda insetti e parassiti, evita le soluzioni che sembrano facili tipo insetticida: si tratta di sostanze tossiche anche per l’uomo. Cerca di rimuovere manualmente i parassiti che riesci a vedere: basterà dare una controllatina quotidiana per eliminare gli eventuali bruchi, afidi e lumache. Inoltre si possono posizionare nell’orto delle “trappole”, come bicchieri di birra per attirare gli ospiti indesiderati lontano dalle lattughe.

Ultimi consigli

Ricorda di non camminare mai all’interno nell’orto, ma solo sui camminamenti perché tutti gli ortaggi in genere preferiscono un suolo ben aerato e non schiacciato.

Infine, usa un innaffiatoio con un ampio diffusore, in modo che le piante non vengano rovinate dal getto di acqua. Ricorda che l’irrigazione deve essere sempre un’operazione attenta, regolare ma mai eccessiva.


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