Il baccalà alla romana è uno di quei piatti che raccontano la cucina di casa, dei pranzi fatti da ricette tramandate di generazione in generazione. Ogni famiglia ha una ricetta propria, quell’ingrediente segreto che cambia il sapore del piatto. Tradizionalmente protagonista del cenone della Vigilia di Natale, quando la tradizione cattolica imponeva l’astinenza dalla carne, questo piatto ha il grande pregio di essere semplice nella preparazione ma profondo nel sapore. La ricetta ruota attorno a pochi ingredienti essenziali: baccalà, farina, olio per la frittura e, in alcune varianti, una leggera sfumatura di vino o una spruzzata di limone. Proprio per questa semplicità, la qualità della materia prima diventa fondamentale. Un buon baccalà, ben dissalato e dalla carne compatta, fa davvero la differenza: il consiglio è quello di affidarsi al proprio pescivendolo di fiducia, perché è da lì che nasce la riuscita del piatto. Il baccalà alla romana è una ricetta conviviale, pensata per essere condivisa, capace di mettere tutti d’accordo attorno alla tavola.
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Tagliate a fettine le patate e conditele come se fosse un’insalata con olio, sale e pepe. Formateci uno strato in una teglia insieme alla cipolla, anch’essa tagliata a fettine sottili.
Aggiungete poi olive (snocciolate), pinoli e uva passa (non ammollata), quindi il baccalà fatto a pezzi e ben asciugato.
Coprite ogni singolo pezzo con abbondante salsa di pomodoro.
Aggiungete abbondante olio, un poco di sale e una spolverata di origano.
Infornate a 190 gradi per 40/ 50 minuti, alzando poi il forno a 220 gradi per ulteriori 10 minuti.
La storia del baccalà alla romana affonda le radici in un intreccio di tradizione religiosa, scambi commerciali e cucina popolare. Il baccalà, ovvero il merluzzo conservato sotto sale, arrivò sulle tavole romane grazie ai traffici marittimi e alla necessità di avere un alimento che potesse conservarsi a lungo, soprattutto nei periodi in cui il consumo di carne era vietato. A Roma, città lontana dal mare, il baccalà divenne presto protagonista di numerose preparazioni, soprattutto nei giorni di magro. Il baccalà alla romana nasce proprio in questo contesto: una ricetta essenziale, economica e nutriente, perfetta per le famiglie numerose e per le festività religiose. Nel tempo, il piatto è diventato un simbolo della cucina capitolina delle feste, legato indissolubilmente alla Vigilia di Natale, che ancora oggi non può mancare sulle tavole romane. Ogni famiglia custodisce la propria versione, con piccole varianti: c’è chi lo serve con una spruzzata di limone e chi lo gusta così com’è. Al di là delle differenze, il baccalà alla romana resta un piatto identitario, capace di raccontare la storia di Roma attraverso i sapori semplici, autentici e profondamente legati alla memoria collettiva.

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