Ricette con il cavolo cinese

di in Come cuocere

A dispetto del nome così esotico, il cavolo cinese ha un aspetto che ricorda molto da vicino i cavoli nostrani, e si qualifica come un ortaggio versatile e dal gusto intenso che trova molteplici impieghi nella gastronomia italiana.

Il cavolo cinese – origini e aspetto di un ortaggio etnico

Il cavolo cinese, noto anche col nome di cavolo di Pechino, o Pak Choi, si sta diffondendo sulle nostre tavole solo di recente, da quando il crescente interesse per la cucina etnica ha consentito a tanti alimenti “stranieri” di entrare a pieno titolo nei menù autoctoni.

Questo ortaggio, infatti, originario del continente asiatico dove, soprattutto in Cina, è coltivato da millenni, è stato introdotto in Europa da poco più di tre secoli, per essere impiegato in deliziose zuppe e insalate.

Dalle foglie carnose e croccanti, caratterizzate da una larga costa bianca che, per le foglie più esterne, deve essere eliminata, il cavolo cinese ha un sapore leggermente amarognolo e molto più delicato del cavolo tradizionale. A differenza di quest’ultimo, inoltre, in fase di cottura non emette quell’odore sgradevole e penetrante che invade tutta la casa.

Altra differenza non da poco consiste nella sua stagionalità. Se il cavolo nostrano è un ortaggio tipicamente invernale, infatti, quello cinese si raccoglie in primavera e in autunno, diventando un prodotto dalla disponibilità quasi costante sul mercato, per tutto l’anno.

Molto simile alla bieta, con la quale spesso viene scambiato, il cavolo di Pechino appartiene al genere Brassica, come il cavolfiore, il broccolo ed il cavolo cappuccio. Rispetto a quest’ultimo, in particolare, differisce dalla forma allungata, sebbene ne presenti la medesima compattezza del cespo.

Proprietà e virtù del cavolo cinese

Il cavolo cinese è particolarmente ricco di vitamina C, nota anche come acido ascorbico, dalle proprietà antiossidanti e antiradicali liberi, e di acido folico, indispensabile per il buon funzionamento del sistema nervoso nonché consigliato per le donne in gravidanza.

Un’elevata quantità di fibre vegetali rende il Pak Choi ideale per coloro che soffrono di stipsi, o che comunque necessitano di regolare il transito intestinale, mentre i polifenoli hanno indubbi effetti benefici sul sistema cardiovascolare, contrastano lo sviluppo dei tumori e le malattie legate all’invecchiamento e alla senescenza.
Il cavolo cinese è ipocalorico. Cento grammi delle sue foglie contengono solo 19 calorie, caratteristica che lo rende perfetto per essere inserito nelle diete dimagranti. Esso, inoltre, è ricco di potassio, calcio, proteine e vitamine, come la A, la B2, la K e, come già detto, la C.

Per poter beneficiare di tutte le virtù di questo ortaggio esotico, però, bisognerebbe consumarlo crudo, così da evitare che il calore distrugga le vitamine termolabili, come sono, appunto, l’acido ascorbico e l’acido folico.

Come cucinare il cavolo cinese – consigli e ricette

Il modo più semplice e salutare di gustare il cavolo cinese è quello di mangiarlo crudo, tagliando a listarelle le foglie più bianche e tenere e aggiungendolo alle insalate. In questo modo vitamina C, B2 e acido folico restano integri ed efficaci e il cavolo da il meglio di sé.

Se proprio l’idea di mangiarlo crudo non ci aggrada, è sempre preferibile sottoporre il Pak Choi a una cottura breve, magari direttamente in padella, senza bollitura preliminare. Un altro, semplice modo di gustare il cavolo cinese è quello di rosolarlo in padella con la sola aggiunta di uno spicchio d’aglio, un filo d’olio extravergine di oliva e un po’ di sale.
Un pizzico di sapore i più può essere aggiunto con due tradizionali acciughe sottolio, da far sciogliere in padella prima di aggiungere la verdura, o mediante un’esotica grattugiata di zenzero, a fine cottura. In entrambi i casi il risultato sarà da leccarsi i baffi.

Di seguito vediamo alcune ricette, entrambe tradizionali cinesi, che prevedono, tra gli ingredienti principali, il cavolo cinese.

Cavolo cinese con pancetta di maiale

Ingredienti per due persone:
· 1 cavolo cinese
· 1 cipolla
· 1 porro
· 50 g di pancetta tagliata a listarelle
· 1 dado da brodo vegetale
· 4 cucchiai di olio EVO
· 2 cucchiai di salsa di soia
· 1 foglia di alloro
· Sale e pepe

Procedimento

Tagliare il cavolo cinese in quattro parti per il senso della lunghezza e pulirlo con cura, asportando le foglie rovinate e troppo spesse. Tagliare le foglie in tante striscioline e sciacquarle in acqua pulita. Affettare la cipolla e scaldare l’olio, in un tegame dai bordi alti, insieme alla foglia di l’alloro, quindi unire la cipolla e il porro tagliato in rondelle sottili e far appassire a fuoco lento.

Togliere dal tegame gli odori e metterli da parte e rosolare la pancetta tagliata a tocchetti: quando la pancetta sarà dorata, aggiungere la cipolla, il porro e il cavolo. Salare e pepare, in quantità a piacere. Aggiungere il dado e lasciare insaporire, poi aggiungere mezzo bicchiere d’acqua e la salsa di soia.

Coprire il tegame col coperchio e continuare la cottura per almeno 20 minuti, sempre a fuoco lento. Trasferire il tutto in un piatto da portata e servire ben caldo.

Ravioli cinesi con ripieno vegetariano

Ingredienti per 4/5 persone
· 1 cavolo cinese
· 500 gr di farina
· 200 ml di acqua
· 100 gr di verza
· 100 gr di carote
· 3 carote medie
· 200 ml di acqua
· sale, zenzero e salsa di soia quanto basta

Procedimento

Preparare l’impasto con la farina, un pizzico di sale e l’acqua, avendo cura che quest’ultima sia a temperatura ambiente. Una volta che l’impasto è diventato sodo e compatto, avvolgerlo nella pellicola da cucina e lasciarlo riposare per circa 40 minuti. Nel frattempo tritare il cavolo, le carote e la verza, aggiungere un po’ di zenzero e ripassare il tutto in padella per qualche minuto.

Trascorsi i 40 minuti, stendere la pasta su un ripiano infarinato, con l’aiuto di un matterello, quindi tagliarla e creare dei dischetti, tutti dello stesso diametro. Inumidire, con un pennello, il bordo di ogni dischetto di pasta, mettervi al centro un cucchiaio di verdure, ben scolate mediante un setaccino, e chiudere il raviolo nella classica forma di mezzaluna, premendo sui bordi per sigillarne bene i lembi.

Cuocere i ravioli vegetariani in abbondante acqua salata, mescolando spesso, per evitare che si attacchino l’uno all’altro. Quando i ravioli verranno a galla, più o meno dopo 5 minuti dall’inizio del bollore, saranno pronti per essere impiattati. Da servire accompagnati da un condimento a base di salsa di soia.


La Videoricetta Top