5 modi di cucinare le uova e portare in tavola un piatto sempre diverso

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Le uova sono un alimento che contiene proteine ad alto valore biologico: questo significa che le proteine presenti forniscono tutti gli amminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare correttamente.

Vediamo in quanti modi possiamo cucinare le uova: ecco una carrellata di ricette, da quelle più semplici a quelle un po’ più elaborate, per spaziare dal sapore più autentico a quello più gustoso.

Tutte le modalità di cottura delle uova in acqua calda

In base alle preferenze e al risultato che si desidera ottenere, possiamo scegliere la modalità di cottura delle uova, tenendo presente che il tempo è sempre il fattore fondamentale per la buona riuscita della nostra ricetta.

Eccone 5 fondamentali.

1.     Uova sode

Le classiche uova sode possono sembrare qualcosa di molto semplice, ma tenere presente alcuni accorgimenti ci permetterà di ottenere il giusto risultato. Acqua fredda o acqua calda? Questo è il quesito base, perchè a seconda della scelta iniziale cambia tutto. Se immergiamo le uova in acqua fredda perdiamo il senso del tempo e rischiamo di avere un uovo non cotto secondo le nostre esigenze. Il consiglio è quello di utilizzare acqua vicino alla temperatura di ebollizione: una volta immerso il nostro uovo sapremo esattamente quanto tempo cucinerà. Con questa modalità saranno sufficienti circa 6 minuti per il nostro uovo sodo: una volta tirato fuori, l’uovo dovrà essere raffreddato, in modo da bloccarne la cottura.

2.    Uova alla coque

Sempre tenendo conto dei tempi di cottura, otteniamo uova alla coque in 3 minuti: in questo caso il tuorlo risulterà ancora liquido. Una volta che l’acqua bolle, va sempre moderato il calore in modo che si rimanga sotto al punto di ebollizione. Per servire le uova alla coque (letteralmente ‘’al guscio’’) si utilizzano dei portauova che permettono la rottura dell’uovo dall’alto: di solito si utilizza il dorso di un cucchiaino. Una volta arrivati all’albume, di consistenza solida, troveremo, sotto, il tuorlo liquido: possiamo condire con sale e pepe e mangiarlo con pane abbrustolito.

3.    Uova in camicia

Per questa preparazione serve un minimo di abilità, ma il risultato è talmente gustoso che vale la pena provare. Nell’acqua di cottura si può aggiungere un po’ di aceto che serve a stabilizzare l’albume: mentre si porta a ebollizione l’acqua si prepara l’uovo, basta romperlo in una ciotolina o in una tazza, in modo da trasferirlo così com’è nell’acqua bollente. Con un cucchiaio si crea un vortice al centro della pentola, in modo da mantenere il bianco dell’uovo avvolto attorno al tuorlo durante la cottura. Saranno sufficienti 3 – 4 minuti per la cottura che avrà, come risultato, l’albume ben cotto e il tuorlo ancora morbido. Può essere servito su pane tostato, con un pizzico di sale e pepe, oppure può essere aggiunto ad una zuppa o a un piatto di verdure per un tocco extra di cremosità.

4.    Uova cotte in pentola

Le classiche uova strapazzate e al tegamino sono quanto di più semplice ed intramontabile ci sia: adatte a tutte le occasioni, sono le cotture di tutti i giorni, quando si punta ad un pasto completo, magari accompagnando le uova con del riso o il cous cous e un bel contorno.

Le uova fritte invece sono una delizia culinaria amata in tutto il mondo e possono essere servite in diversi modi per adattarsi ai gusti personali. Le prepariamo sempre con una padella antiaderente e scegliamo il nostro grasso di cottura: olio EVO o burro per un sapore più ricco. Le uova possono essere rotte in una ciotola o direttamente in padella, facendo attenzione a non rompere i tuorli. Anche qui si può scegliere se mantenere il tuorlo più morbido o fare una cottura più prolungata per farlo solidificare. Una variante davvero appetitosa prevede la panatura dell’uovo.

5.    Uova impanate e fritte

Le uova necessitano di una sbollentata, sono sufficienti 4 minuti: una volta sgusciate con cautela, vanno passate nel pangrattato, nell’uovo sbattuto e di nuovo nel pangrattato per creare una bella panatura che resista alla frittura. Il risultato sarà strepitoso: basta friggere come si fa per qualunque alimento, utilizzando olio di semi di arachidi, facendo attenzione che il pangrattato risulti dorato. Una volta lasciate sulla carta assorbente il tempo necessario per asciugarsi dall’olio in eccesso, saranno pronte per la degustazione: un vero scrigno di bontà.


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