Elicriso: proprietà, benefici e controindicazioni

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L’elicriso è una pianta officinale facente parte della famiglia delle Asteracee. Ha un’aspetto cespuglioso che termina nella parte alta con vividi fiori gialli. Il loro colore non cambia nel tempo, per questo motivo l’elicriso viene anche detto ”l’immortale”. Trova la sua maggior diffusione nelle regioni mediterranee, soprattutto in Spagna, Corsica e Italia. In particolare, fiorenti coltivazioni di grande qualità nascono nell’isola francese. Il suo estratto proviene prevalentemente dai fiori e viene utilizzato per creare oli e infusi dalle svariate proprietà benefiche.

Nel corso dei secoli l’elicriso ha incontrato numerosi impieghi: gli antichi greci, impressionati dalla bellezza dei fiori, lo utilizzavano per incorniciare le statue degli dei. In tempi più recenti è stato ampiamente utilizzato dagli allevatori per curare le malattie del bestiame.

Permetteva inoltre di liberare le vie respiratorie e di far cicatrizzare più velocemente le ferite. Veniva infine utilizzato come aromatizzante: gettandolo sulle carcasse di animali macellati conferiva alla carne una profumazione particolare.

Proprietà nutrizionali dell’elicriso

Al giorno d’oggi l’elicriso trova il suo maggior impiego in ambito curativo grazie alle sue innumerevoli proprietà. Ogni fiore della pianta contiene flavonoidi, acido caffeico, tannini, triterpenici, fitosteroli, arenarina e lattoni che svolgono azioni batteriostatiche, antinfiammatorie, antiallergiche, antieritmose, balsamiche, espettoranti, fotoprotettive e disintossicanti.

I valori nutrizionali dell’estratto di elicriso comprendono una base consistente di carboidrati, i quali costituiscono una percentuale che va dal 90% al 95% dei componenti analitici. Grassi e proteine vi si concentrano in quantità molto basse, entrambi con valori pari allo 0,1%. I fiori di elicriso sono poi ricchi di minerali, la cui percentuale varia tra il 3% e il 5% del totale. Il tutto si traduce in un valore energetico pari a 409 Kcal/100 g.

Benefici ed effetti sull’organismo

Dal fiore di elicriso si estrae un olio essenziale le cui proprietà forniscono innumerevoli benefici alla pelle. È quindi particolarmente indicato per curare dermatiti ed eczemi. In questi casi l’olio si applica direttamente sulla cute. Ma le sue proprietà benefiche non finiscono qui. L’olio di elicriso è un toccasana contro i problemi respiratori, in particolare è un ottimo espettorante contro la tosse.

La consistente presenza di polifenoli, cumarine e flavonoidi, rende l’elicriso un potente antiossidante, in grado di combattere efficacemente i radicali liberi del tipo ROS.

Le sue proprietà permettono poi di curare problemi renali, funghi come la candida, nevralgie ed edemi post-flebitici. Si tratta infine di un diuretico naturale e di un perfetto rimedio contro l’artrite. Per tutti questi motivi, l’elicriso viene molto usato in fitoterapita. In erboristeria si trovano composti in polvere o sotto forma di capsule.

È possibile assumere l’elicriso per uso interno anche preparando tisane e infusi, oppure aggiungendolo alle ricette. Per quanto riguarda le bevande, è preferibile ingerirle lontano dai pasti.

L’efficacia dell’elicriso contro le allergie, le infezioni, le infiammazioni, le irritazioni della pelle e i problemi al fegato e alla cistifellea, è stata appurata da uno studio pubblicato nel 2014 nelle pagine del Journal of Ethnopharmacology. Sempre a livello scientifico sono state dimostrate le sue proprietà antimicrobiche e fotoprotettive, sia mediante esperimenti condotti dal vivo sia in vitro.

Controindicazioni ed effetti collaterali

L’elicriso, e l’olio essenziale da esso estratto, in condizioni normali non presentano controindicazioni di sorta. In generale nemmeno se in contemporanea si assumono farmaci.

È bene prestare attenzione solo nel caso in cui si faccia uso di anticoagulanti. Bisogna inoltre evitarlo quando si soffre di allergia verso le margherite, l’ambrosia e fiori simili e quando si sospetta un’ipersensibilità alla pianta. È possibile svolgere un test mirato applicando l’estratto di elicriso su una piccola porzione di pelle e valutandone la reazione.

In relazione a patologie potenzialmente presenti, l’elicriso potrebbe avere effetti negativi su chi presenta calcoli alla cistifellea o vie urinarie istruite. Infine è sconsigliato l’utilizzo nei bambini e nelle donne in stato di gravidanza.

Stagionalità dell’elicriso

Seppur l’elicriso presenta un aspetto immutabile nel tempo, lo stesso non vale per le proprietà dei suoi fiori. Per questo motivo la coltivazione e la successiva raccolta avvengono durante specifici periodi dell’anno. La raccolta dei fiori di elicriso generalmente si effettua tra giugno e i primi mesi autunnali. In particolare in Corsica, dove si coltivano le piante di qualità migliore, la raccolta avviene nel mese di luglio.

Successivamente i fiori vengono fatti essiccare, per poi procedere al prelievo dei suoi estratti. La quantità di prodotto raccolto e la relativa capacità di conservazione rendono l’elicriso disponibile sul mercato praticamente tutto l’anno.

Elicriso: varietà e caratteristiche

Esistono tantissime varietà diverse di elicriso. Tra queste, alcune sono particolarmente apprezzare per il valore ornamentale, altre per la resa in cucina e negli infusi.

A livello ornamentale le più famose sono l’Helichrysum bracteatum, l’Helichrysum praecurrens e l’Helichrysum bellidioides. Tali varietà si trovano spesso nei vivai, oppure vengono utilizzati per adornare le aiuole della città. Nel periodo estivo in particolare emettono un odore molto intenso e piacevole.

Possiamo inoltre menzionare l’Helichrysum italicum, l’Helichrysum frigidum e l’Helichrysum orientale. Le diverse specie variano per lo più in forma e dimensioni. Vi sono quelle arbustive e quelle erbacee. In particolare sono variabili l’altezza degli steli e l’aspetto dei fiori.

In generale gli infusi realizzati con tutti i tipi di questa pianta hanno un sapore simile a quello della liquirizia, con qualche sfumatura dolciastra. In cucina può essere utilizzato per impreziosire insalate, risotti e zuppe, donando ai piatti un retrogusto amarognolo.

L’elicriso nella mitologia

Come già accennato, l’elicriso era già noto nell’antichità. Compare addirittura in alcuni racconti mitologici: si narra che Arianna, la ragazza innamorata di Teseo che compare nel mito del labirinto, abbia assunto il prezioso olio essenziale estratto da fiori di elicriso per alleviare le ferite al cuore lasciate dall’abbandono del suo amore.

La metafora è chiaramente rivolta alle proprietà curative della pianta.


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