Fagioli: proprietà, benefici e controindicazioni

di in Schede alimenti

Fagioli, i legumi per definizione. Questi semi, che derivano dalla pianta Phaseolus vulgaris, sono diffusi da secoli nella cucina italiana (e non solo), e contribuiscono a ricette dal sapore straordinario.

Consumati in minestra, mangiati caldi o freddi e conditi con del buon olio d’oliva, i fagioli sono un prezioso alleato dell’organismo, a patto di portarli a tavola in maniera consapevole.

 

Proprietà nutrizionali

fagioli sono particolarmente ricchi di calorie, con ben 303 kcal ogni 100 grammi di prodotto.

Ricchissimi in fibre (quasi 20 grammi su 100) e con un ridotto apporto di grassi, apportano all’organismo delle quantità significative di fosforo, ferro e potassio. 100 grammi di fagioli apportano circa il 38% della RDA di ferro e il 26% di quella di fosforo, ma sono anche ricchi in vitamina B1, B3 e vitamina C.

Il buon contenuto di proteine è spesso base per le diete prive di carne, poiché contribuisce a sopperire all’assenza di proteine di origine animale in maniera efficace.

Benefici

Calorici sì, ma ricchi in nutrienti e per questo benefici per la salute. I fagioli sono utili nella regolazione e nel mantenimento del peso, poiché l’ampio contenuto di fibre permette di diffondere un immediato senso di sazietà.

Agiscono poi a livello dell’apparato cardiovascolare riducendo la pressione sanguigna, ma sono benefici anche nell’abbassamento dei valori di colesterolo LDL e della glicemia grazie al rilascio della lecitina che, limitando l’assorbimento e l’accumulo di materia grassa nel sangue, riduce il rischio colesterolo.

motivi per mangiare i fagioli

Ecco tutti i motivi per mangiare i fagioli, veri alleati della salute

Effetti collaterali e controindicazioni

Oltre al contenuto calorico abbastanza importante, che impone dunque un consumo responsabile, il principale effetto collaterale dei fagioli è rappresentato dal rischio di flatulenza al quale sono generalmente associati.

I fagioli, infatti, contengono un buon livello di glucosidi cianogenetici, sostanze che possono contribuire a sviluppare senso di gonfiore e favorire la formazione di gas intestinali.

Per questo motivo, oltre a tenerli a mollo per svariate ore prima della cottura, è possibile debellarne questo sgradevole effetto collaterale arricchendo il proprio piatto di fagioli con della santoreggia o dello zenzero, dei veri alleati dei disturbi gastrointestinali.

È assolutamente necessario consumare i fagioli ben cotti, poiché i semi crudi contengono la fitoemoagglutinina, una proteina dannosa per il sangue, poiché responsabile dell’agglutinamento di globuli bianchi e rossi.

Come scegliere e acquistare i fagioli

I fagioli possono essere acquistati sia freschi che secchi, ma anche in scatola. Nel primo caso, i fagioli potranno essere facilmente privati della loro buccia esterna e cotti, per consumarli nella maniera che si preferisce.

Quelli secchi si acquistano nello stesso modo, e si possono consumare previo ammollo, che deve durare almeno 8-12 ore al fine di reidratarli.

I fagioli in scatola, generalmente conservati con una leggera salamoia, possono infine essere acquistati anche al supermercato (non solo dunque al mercato o dai coltivatori diretti) e, una volta privati del liquido di conservazione, spesso troppo ricco in sodio, portati in tavola.

Come conservare e congelare i fagioli

Molte persone scelgono di acquistare i fagioli freschi e conservarli per i lunghi periodi nei quali non saranno disponibili, regalandosi così una buona zuppa.

Conservarli, del resto, è facilissimo: una volta acquistati, i baccelli possono essere essiccati semplicemente mantenendoli per diverse settimane in un luogo caldo, al fine di far perdere al fagiolo l’acqua ivi contenuta; altro metodo ancora più semplice è quello di cavarli dal baccello, riporli in buste di plastica alimentare e congelarli.

In ambedue i modi dureranno per diversi mesi, lasciando così l’opportunità di consumarli fuori stagione.

Se si vogliono conservare in barattolo, infine, si fanno cuocere in una pentola per circa un’ora coperti con acqua e con un poco di sale, e si trasferiscono poi nei contenitori, che fanno fatti bollire in acqua per permetterne una lunga conservazione (fino a un anno).

Stagionalità dei fagioli

Il periodo nel quale i fagioli sono nella piena fase di raccolta e vendita è quello tardo primaverile ed estivo.

Se la stagione è favorevole è possibile trovarne di freschi già nel mese di maggio, mentre quelli tardivi possono durare fino ad agosto inoltrato.

Varietà di fagioli

A livello mondiale sono nove le specie riconosciute dalla FAO: fagiolo tondo, fagiolo di Lima, fagiolo azuki, fagiolo Mung, fagiolo nero, fagiolo riso, fagiolone, fagiolo di Tepary e fagiolo dell’occhio.

Il fagiolo tondo (o phaseolus vulgaris) è quello più diffuso in Italia, con oltre venti varietà diverse: tra queste, quelle di maggior consumo sono il borlotto (lingua di fuoco, nano, suprema e di Vigevano), il cannellino e il bianco di Spagna (o fagiolana).

Veneto, Campania e Toscana sono le principali zone di coltivazione del fagiolo: qui si producono le varietà Giallorino della Garfagnana, Meraviglia di Venezia nero, Tondino di Villaricca e Fasóla posenàta di Posina.

Altre varietà di rilevanza regionale sono il Fasou de’ Brebbie (Lombardia), il Negruccio di Biella (Piemonte) e il Fagiolo tianese (Sardegna).

Curiosità fagioli

Curiosità sui fagioli


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