Quanti tipi di sushi esistono? Guida e informazioni utili

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Il sushi è diventato, a tutti gli effetti, un’abitudine al pari dei classici piatti della nostra cucina, come la pizza: complici i moltissimi ristoranti che offrono menù a prezzi assolutamente ragionevoli, abbiamo ormai preso confidenza con questo tipo di preparazione.

Ci sono molte tipologie di sushi e non ci rimane difficile orientarci nella scelta, anche se non siamo particolarmente esperti di cucina giapponese: vediamo insieme qual è l’offerta che possiamo incontrare se decidiamo per un cena a tema.

Sapori d’oriente

Il sushi è diventato estremamente popolare in tutto il mondo e si possono trovare numerosi ristoranti giapponesi che lo servono; ci sono, inoltre, varianti creative e fusion in altri tipi di ristoranti.
Il sushi è un piatto tradizionale giapponese composto da riso aromatizzato con aceto di riso, combinato con una varietà di ingredienti a partire dal pesce crudo, frutti di mare, ma verdure o uova. Viene spesso servito con wasabi (una specie di pasta piccante), zenzero marinato (noto come gari), e accompagnato da salsa di soia che serve per immergere i singoli pezzi prima dell’assaggio.

Le origini

Sushi fatto in casa
Il sushi è una preparazione piuttosto antica, sembra che risalga all’VIII secolo d.C. e nacque come tecnica di conservazione: grazie alla fermentazione del pesce con il riso salato, si riusciva a gestire questa carne che, in condizioni normali, deperisce molto rapidamente. Ricordiamo che il Giappone è un paese insulare e la disponibilità di pesce ha da sempre contribuito alla dieta locale, garantendo un importante contributo a livello non solo proteico, ma anche di acidi grassi omega-3.

Pesce crudo

Sicuramente, nel corso dei secoli, il sushi è andato incontro a parecchie trasformazioni: attualmente viene servito in accompagnamento con il riso lavorato con l’aceto (sempre di riso), inoltre ci sono molti altri ingredienti che lo accompagnano: tra questi verdure, frutti come l’avocado e salse. I pesci più gettonati per questa preparazione sono salmone, tonno, ricciola e branzino: è fondamentale che queste carni risultino magre.
Per quanto riguarda il discorso della food safety (igiene e salubrità dell’alimento) sappiamo che il pesce crudo deve essere servito solo previo abbattimento: questo garantisce un prodotto al riparo da ogni rischio di contaminazione.

Le alghe

L’alga nori è un tipo di alga marina comunemente utilizzata nella cucina giapponese, in particolare per preparare sushi, maki, temaki e altri piatti. Ha una consistenza sottile e croccante e un sapore leggermente salato.
Tradizionalmente, l’alga nori viene coltivata e poi essiccata in fogli sottili, che vengono utilizzati per avvolgere il riso e gli altri ingredienti del sushi. È una componente essenziale per creare il caratteristico sapore e l’aspetto del sushi, l’alga viene apprezzata per la sua consistenza delicata e il suo contributo al sapore complessivo del piatto.
Oltre ad essere utilizzata nella cucina giapponese, l’alga nori è diventata popolare anche in molti altri tipi di cucina e può essere utilizzata per aggiungere un tocco di sapore marino a vari piatti.

Tipologie di sushi

Tipi di sushi
Vediamo ora nel dettaglio le tipologie di sushi che possiamo trovare disponibili nei menù dei ristoranti

  • Maki: sushi arrotolato, dove il riso e gli ingredienti sono avvolti nelle alghe.
  • Nigiri: sushi pressato a mano, tipicamente costituito da una fetta di pesce o frutti di mare posta sopra un piccolo monticello di riso.
  • Sashimi: pesce crudo o frutti di mare affettati sottili, serviti senza riso.
  • Temaki: sushi arrotolato a mano, a forma di cono con riso, frutti di mare e verdure avvolti in alghe.

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