Come coltivare lo zenzero

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Benefico per il corpo e dalle mille proprietà, lo zenzero è un vero e proprio alleato della salute. La sua coltivazione non richiede particolari attenzioni o condizioni speciali per crescere, e adottando pochi accorgimenti può essere coltivato addirittura in casa.

Per sapere come coltivare lo zenzero con successo, però, è importante capire che vanno rispettate alcune condizioni, facili da replicare, e che andremo a vedere proprio in questa guida alla coltivazione dello Zingiber officinalis, questo il suo nome botanico.

Come coltivare lo zenzero in vaso

Per coltivare lo zenzero in vaso si parte generalmente dalla scelta dei rizomi, ovvero delle radici dello zenzero, che possono essere facilmente trovate in vendita presso qualsiasi fruttivendolo o nei supermercati più forniti.

È importante scegliere radici non trattate con sostanze chimiche o prodotti che eliminano la possibilità di germinazione della pianta, dunque più facilmente riadattabili ai cicli di coltivazione.

Se il rizoma dello zenzero è particolarmente ramificato, è possibile tagliarlo in più pezzi – facendo attenzione che ciascuna parte contenga almeno due germogli – e ricavare così più di un singolo “blocco di partenza” per coltivare lo zenzero.

Il vaso dovrà essere di dimensioni abbastanza grandi, soprattutto in profondità, poiché le radici tengono ad occupare molto spazio (similmente a quanto accade con le patate). Tenete dunque questa nozione a mente quando sceglierete il vaso, che dovrà avere un diametro minimo di 30-40 centimetri.

Per la scelta del terreno, orientatevi su una miscela composta per metà di sabbia e argilla e per metà da compost: in questo modo avrete una base drenante e ricca di nutrienti che favoriranno la proliferazione dello zenzero.

L’annaffiatura dello zenzero in vaso va fatta una sola volta al giorno, preferibilmente nelle ore serali e comunque al tramontare del sole: un’idratazione costante, ma non eccessiva, favorirà così la germinazione e lo sviluppo della pianta. Nel periodo autunnale e invernale, l’innaffiatura potrà essere ridotta progressivamente, anche a seconda della quantità di pioggia che la pianta riceverà se collocata all’esterno.

Quando coltivare lo zenzero

Lo zenzero è una pianta poco adatta alle temperature rigide, poiché è di origine tropicale ed è geneticamente legata ai climi caldi.

Per questo motivo, bisogna scegliere con cura quando coltivare lo zenzero. Il consiglio è quello di iniziare ad aprile inoltrato, in modo da mantenere la temperatura media del terreno intorno ai 20 gradi centigradi (anche tenendolo dentro casa, in caso di coltivazione in vaso).

Una volta finita l’estate, è importante eliminare gli steli ingialliti e, se la temperatura scende sotto i 10 gradi, portare il vaso all’interno oppure coprirlo con del pacciame, in modo da creare una sorta di “cappotto” che eviti ai rizomi di marcire.

coltivare lo zenzero

Dove coltivare lo zenzero

Lo zenzero si può coltivare sia in vaso che in un terreno all’aperto. In entrambi i casi bisogna preferire una esposizione solo parziale al sole, preferibilmente nelle prime ore del mattino quando l’irraggiamento non è troppo forte.

Il terreno dove coltivare lo zenzero deve essere riparato dal vento e dall’eccessiva umidità, e in più non deve avere grandi radici nelle vicinanze. Potrete dunque piantarlo vicino a un muro perimetrale oppure in una zona meno esposta al sole del giardino o dell’orto, ricordandovi di innaffiarlo con regolarità.

Come e quando raccogliere lo zenzero

Lo zenzero può iniziare a dare i primi frutti già nel primo anno di coltivazione, e spesso bastano 3-4 mesi per avere dei germogli da utilizzare in cucina, nelle ricette o nelle tisane.

Se pensate di coltivare lo zenzero per un periodo più lungo (alcuni anni), evitate invece di raccogliere i rizomi sin da subito, rimuovete gli steli ingialliti ed estirpate le radici dopo 8 mesi circa, in modo da ottenere uno zenzero dal sapore ancora più deciso e intenso.

Non è necessario raccogliere tutto il rizoma per utilizzare lo zenzero: basta infatti tagliarne una parte, facendo attenzione a lasciare dei germogli nella parte che rimane piantata.


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