A tradizione ci siamo, a sapore anche, e sulla facilità non c’è davvero discussione: il pasticcio di pasta è uno di quei piatti che mettono tutti d’accordo. È il grande classico dei pranzi domenicali, delle feste comandate e delle tavolate rumorose, quando si cucina per tanti e si vuole portare in tavola qualcosa di sostanzioso e profondamente legato alla cucina della nonna. Non ci sono dubbi il pasticcio di pasta sa di casa, con la sua superficie croccante, che fa impazzire le papille gustative. Nella sua versione più iconica, il pasticcio di pasta al ragù è un primo piatto da forno ricco e stratificato, fatto di pasta corta o lunga condita con sugo di carne, besciamella e formaggio, capace di diventare ancora più goloso grazie a una crosticina dorata e irresistibile. In alcune varianti, soprattutto quelle “da nonna”, il pasticcio viene racchiuso in un vero e proprio guscio di pasta brisée, che lo trasforma quasi in una torta salata: un involucro fragrante che custodisce un cuore morbido e saporito. È un piatto incredibilmente pratico, perché si può preparare con largo anticipo, assemblare il giorno prima e infornare all’ultimo momento, risultando perfetto anche da riscaldare. Proprio per questo il pasticcio di pasta è sinonimo di convivialità.
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Rosolate con una noce di burro il macinato di carne. Non appena ben rosolata sfumate con il vino rosso a fuoco alto e fate evaporare la parte alcolica.
Aggiungete la polpa di pomodoro, le foglie di alloro, salate, pepate e lasciate cuocere con il coperchio a fuoco basso per circa 60 minuti. Se avete a disposizione più tempo fate cuocere per più tempo facendo attenzione a non far seccare troppo il ragù aggiungendo nel caso un po’ di acqua tiepida.
Lessate in abbondante acqua salata la pasta e scolatela molto al dente. Scolatela e conditela con il ragù, il parmigiano grattugiato, la besciamella e due uova sbattute leggermente salate. Amalgamate bene.
Foderate un contenitore da forno di circa 24 cm di diametro dai bordi alti con un rotolo di pasta brisèe lasciando sbordare all’esterno la pasta eccedente.
Bucherellate il fondo con una forchetta, quindi riempitelo alternando strati di pasta condita con strati di mozzarella tagliata a dadini e molto ben scolata. Fate questo fino ad esaurimento degli ingredienti.
Tagliate il secondo rotolo di pasta brisèe sulla misura del il diametro del contenitore e coprite la superficie del pasticcio di pasta. Sigillate molto bene con l’eccesso di pasta preventivamente lasciato sbordare. Se vi rimane della pasta potete formarci delle stelline o altre formine e decorarci la superficie come ha fatto Nonna.
Spennellate la superficie con un tuorlo d’uovo sbattuto insieme a poca acqua. Praticate un foro al centro del pasticcio e cuocete in forno a 200° per circa 20 minuti, quindi abbassate la temperatura a 180° e continuate la cottura per altri 30 minuti o fino a quando la superficie non risulterà ben dorata.
Sfornate il pasticcio di pasta al ragù e servitelo in tavola.
Il nome stesso, “pasticcio”, racconta molto della natura di questa ricetta. Deriva dall’idea di un insieme mescolato, abbondante, apparentemente disordinato ma in realtà armonioso, dove diversi ingredienti si fondono in un unico piatto ricco e completo. Le origini del pasticcio di pasta sono antiche e affondano nella tradizione italiana, con influenze che vanno dal Rinascimento fino alla cucina popolare dell’Ottocento. In passato, il termine “pasticcio” indicava spesso preparazioni racchiuse in croste di pasta, simili a timballi e sformati, pensate per preservare e valorizzare il ripieno. Il pasticcio di pasta poi si è trasformato in una ricetta di riciclo, un modo intelligente per recuperare la pasta avanzata dal giorno prima, il ragù rimasto, un po’ di formaggio o di besciamella. Nulla si buttava, tutto si reinventava. Bastava mescolare, arricchire e passare in forno per ottenere un piatto nuovo, più ricco e spesso ancora più buono dell’originale. Questa vocazione anti-spreco ha reso il pasticcio un simbolo della cucina domestica italiana: una ricetta flessibile, che cambia da regione a regione e da famiglia a famiglia. Il pasticcio di pasta, nonostante le reiterpretazioni, conserva sempre lo stesso spirito, ovvero di un piatto conviviale che sa di casa.

Nonna lo ha fatto più goloso mettendolo in un guscio di pasta brisée. Ha usato le reginette come formato di pasta, ma potete scegliere gli ziti, i fusilli o la pasta che preferite. Sbizzarritevi.
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