Bocconotti in Abruzzo, tutto quello che devi sapere sui dolci tipici abruzzesi

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Nati per essere mangiati in un solo boccone, i Bocconotti Abruzzesi sono dei prelibati dolcetti fatti con pasta frolla e un ripieno davvero originale.

Bocconotti pugliesi
Bocconotti pugliesi

Tipici dell’Abruzzo, i Bocconotti si preparano anche in altre regioni del Bel Paese ma con ripieni differenti. Quelli abruzzesi si caratterizzano per una base di morbida frolla senza burro, aromatizzata con scorza grattugiata di limone. La base racchiude una particolarissima crema composta da: confettura di uva nera (o mosto d’uva), mandorle tostate, zucchero, biscotti secchi, cioccolato fondente, cannella, liquore dolce, caffè e tuorli d’uovo.

Un pasticcino dal delicato equilibrio: dolcezza, sottofondo amarognolo e croccantezza

Dal sapore lievemente acidulo e dolce allo stesso tempo, con originali sfumature, il ripieno è una combinazione tra la croccantezza data dalle mandorle tostate, la dolcezza del cioccolato e l’amaro del caffè. A rendere i Bocconotti Abruzzesi ancora più golosi, sulla copertura c’è lo zucchero a velo o una glassa di cioccolato (a seconda della località).

Le Bocconotterie: botteghe di altri tempi

Tra le vie di molte cittadine dell’Abruzzo, sia nell’entroterra sia sulla costa, non è difficile imbattersi in pasticcerie, le cosiddette “Bocconotterie”, che propongono questi dolcetti tipici rispettando le antiche ricette e concedendo, pure, qualche innovazione, grazie all’aggiunta nel ripieno di altri ingredienti per dei Bocconotti Abruzzesi ancora più irresistibili. Botteghe di altri tempi, dove l’artigianalità si unisce alla scelta attenta delle materie prime a Km 0 e alle confetture rigorosamente home made. Qui, con estro e fantasia, si imbandiscono veri e propri piccoli capolavori: Bocconotti decorati, colorati e con tanti ingredienti diversi per delle versioni moderne ma altrettanto squisite.

Come preparare i Bocconotti Abruzzesi in casa

Bocconotti alla crema di nocciole

Elaborare i Bocconotti Abruzzesi anche in casa non è difficile, ma occorrono pazienza e precisione. Puoi provare questa versione golosissima con la crema di nocciole.

Dopo avere preparato la pasta frolla con l’Olio Extra Vergine di Oliva al posto del burro, meglio se il giorno precedente, si compone il particolare ripieno che richiede attenzione e qualche accorgimento in più. Bisogna bollire uno sciroppo con acqua e zucchero al quale unire, poi, tutti gli altri ingredienti e, solo alla fine, incorporare i tuorli d’uovo. Si sbollenta qualche minuto il tutto e si lascia raffreddare a lungo.

Per dare forma ai Bocconotti, poi, ci vogliono manualità e creatività. Grazie all’utilizzo di apposite formine in alluminio (pirottini) o a dei semplici stampi da tartellette, si realizza la base dove versare il ripieno. Si sigilla la superficie con un disco di pasta frolla e il gioco è fatto. In forno a 180 gradi, dopo la cottura una copiosa dose di zucchero a velo o una semplice glassa di cioccolato fondente.

All’origine dei Bocconotti Abruzzesi: (forse) una casualità e tanta inventiva

Fonti certe sulle origini storiche dei Bocconotti Abruzzesi non ci sono. Senza dubbio, vanno ricercate nei territori delle provincie di Teramo e Chieti, in particolar modo nei comuni di Montorio al Vomano, Vasto e nel grazioso borgo vicino a Lanciano, Castel Frentano. Quest’ultima cittadina sembrerebbe vantare i veri e propri natali del Bocconotto Abruzzese. Intorno alla fine del 1700, questi dolcetti erano riservati ai ceti più abbienti ed erano gustati durante banchetti e festività particolari. All’epoca, si cuocevano in piccoli pirottini lisci di rame nel forno a legna. A menzionare per la prima volta il termine “buccunotte”, pare sia stato Domenico Bielli, nel 1930, nel “Dizionario Abruzzese”: “pasticcino con forma rotonda ripieno di miele, cioccolato, panna montata o altro” …

La tradizione popolare narra, invece, la nascita dei Bocconotti Abruzzesi grazie all’estro e alla fantasia di una domestica che prestava servizio presso una famiglia abruzzese, la quale preparò casualmente un pasticcino simile ad una tazzina da caffè da assaporare in un sol boccone, da ciò il singolare appellativo. Inizialmente, l’intraprendente cuoca mise nel ripieno solo caffè e cioccolato fuso, poi, per renderlo più denso, aggiunse gli altri ingredienti e una sottile copertura di pasta frolla. Il dolcetto ebbe così tanto successo che si diffuse in tutta la regione.

Nel ripieno la “scrucchiata”: confettura rustica d’uva nera Montepulciano

Tra gli ingredienti si annovera la confettura di uva nera. In realtà, in Abruzzo si utilizza da sempre la “Scrucchiata”: una confettura rustica senza zucchero, fatta con l’uva da vino “Montepulciano” e ottenuta separando meticolosamente a mano gli acini a uno a uno, e schiacciandoli poi con le dita. È proprio grazie alla “scrucchiata” che i Bocconotti Abruzzesi danno al palato quel particolare sapore dolce amaro.

Ultima curiosità: le ricette più antiche del Bocconotto Abruzzese prevedono una sorpresa. Un chicco di caffè nel ripieno!


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