La marmellata di fichi, o più correttamente la confettura di fichi, si presta meravigliosamente sia come ripieno di crostate e dolci da forno, sia come raffinato accompagnamento in abbinamento a formaggi di vario tipo, dal morbido caprino al più stagionato pecorino.
Ma ciò che rende questa confettura davvero speciale è la sua versatilità. A fine cottura, infatti, è possibile personalizzarla con una serie di ingredienti che ne esaltano il sapore e la consistenza. Potete arricchirla con noci croccanti o mandorle tostate per un tocco in più di consistenza. Se siete amanti dei sapori intensi, potete anche optare per l’aggiunta di cacao, che darà alla confettura una nota più profonda e avvolgente. Per gli audaci invece, i grani di pepe possono offrire quel pizzico di speziato che renderà ogni assaggio un’avventura per il palato.
Provare per credere, come si suol dire, ma in questo caso è quasi una promessa: una volta assaggiata, Nonna pensa che sarà difficile per voi fare a meno di questa delizia nella vostra cucina.
Per preparare la confettura di fichi, sbucciate i fichi. Scegliete quelli più maturi che non siano però troppo sfatti. Tagliateli a pezzi e metteteli in una pentola larga a fondo spesso, cuocete fino a che il liquido rilasciato non avrà raggiunto il bollore (circa 15 minuti). A questo punto aggiungete, a fuoco spento, lo zucchero insieme con il succo e la buccia grattugiata del limone. Amalgamate tutto molto bene.
Riaccendete il fuoco e riportate a bollore, lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti. Girando di tanto in tanto.
Per verificare la consistenza della marmellata di fichi fate la prova piattino: ponetene un cucchiaino su un piatto freddo, inclinandolo il composto dovrà aderire senza scivolare velocemente.
Nel frattempo prendete i vasetti e immergeteli in acqua bollente per almeno 20 minuti in modo da sterilizzarli. Quando saranno trascorsi i 20 minuti necessari per il bollore dei vasi, riponeteli a testa in giù su un tavolo ricoperto da un telo di cotone e lasciateli asciugare perfettamente.
Aiutandovi con un cucchiaio, riempite i vasetti sterilizzati, chiudeteli con dei tappi nuovi e capovolgeteli nuovamente lasciandoli raffreddare.
Dato che è stato utilizzato meno del 70% di zucchero rispetto al peso della frutta per preparare la confettura di fichi, bisogna anche procedere alla pastorizzazione ponendo i vasetti pieni ben chiusi, immersi completamente nell’acqua e separati da un canovaccio in una pentola, lasciandoli bollire per circa 20 minuti.
Passato il tempo, fate raffreddare i vasetti nell’acqua, quindi scolateli e riponeteli in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
Prima di consumare la confettura conservata, accertatevi che il tappo del vasetto abbia mantenuto l’avvallamento al centro, e che al momento dell’apertura produca il “clic” derivato al suo ritorno nella posizione originale.

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