I cjarsons, o cjalzons, sono dei ravioli tradizionali della Carnia, nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, e rappresentano uno dei piatti più affascinanti della cucina locale. Nati come ricetta povera, venivano preparati con ciò che la dispensa offriva, trasformando gli ingredienti più semplici in un piatto sorprendentemente ricco di gusto. Proprio questa origine umile ha dato vita a un equilibrio unico tra sapori dolci e salati, che rende i cjarsons versatili: possono essere serviti come primo piatto, ma anche come dessert, a seconda del ripieno.
Ogni vallata della Carnia vanta la sua versione, e la varietà è parte essenziale della loro identità. Gli impasti e i ripieni cambiano da paese a paese, alternando frutta fresca o secca, marmellate, patate, erbe di campo, spezie e perfino un pizzico di cacao. Il risultato è sempre diverso, ma riconoscibile per la sua ricchezza aromatica. A completare il piatto, immancabile, c’è la morchia: burro fuso mescolato a farina di mais tostata, una salsa semplice ma intensa che avvolge i cjarsons e ne esalta ogni sfumatura. Un piatto che racconta la montagna, tradizioni familiari e sapori autentici.
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Preparate il ripieno dei cjarsons: lessate le patate. Una volta cotte, riducetele in purea con uno schiacciapatate. Sbollentate le bietine, strizzatele e tritatele al coltello assieme alle erbe aromatiche.
Mescolate le patate assieme alle bietine e alle erbe, alla ricotta, al cacao, a un pizzico di cannella e insaporite con sale e pepe. Lasciate quindi riposare il tutto.
Preparate la pasta: radunate la farina in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale e un cucchiaino d’olio extravergine di oliva. Aggiungete l’acqua tiepida necessaria fino al raggiungimento di un composto liscio ed elastico. Lasciatelo riposare per 30 minuti sotto a un telo da cucina.
Infarinate la spianatoia e, aiutandovi con un mattarello, tirate una sfoglia molto sottile. Ritagliate con una formina tonda dal diametro di 5 – 6 cm tanti cerchi. Riponete al centro di ogni cerchio di pasta 1 cucchiaino di ripieno. Ripiegate i cjalsons a metà e sigillateli premendo con le dita a formare una mezzaluna.
Portate a ebollizione abbondante acqua salata e cuoceteci dentro i cjarsons.
A parte preparate la “morchia”: fate fondere del burro. Quando incomincerà a sfrigolare aggiungete la farina di mais e mescolate. Una volta che il mais avrà acquistato un color nocciola, spegnete il fuoco.

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