C’era una volta la frittata romana, una ricetta che a discapito del nome non prevedeva, e non lo fa ancora oggi, l’utilizzo delle uova. Una tradizione che affonda le sue radici nei tempi antichi, quando a disposizione soprattutto dei contadini c’era ben poco e si doveva fare di necessità virtù. E così, qualche massaia con un pizzico di ingegno e curiosità inventò una ricetta che negli ultimi anni è stata riscoperta ed è diventata un vero e proprio must soprattutto nelle trattorie di Trastevere, ma non solo.
Le mamme e le nonne di un tempo, durante i periodi meno fortunati, dovevano ingegnarsi per portare in tavola qualcosa che saziasse facilmente ma che fosse anche buono. Fu così che, nella zona di Roma, furono proprio loro a inventare questa ricetta, che è divenuta un caposaldo della cucina povera. La sua versione più nota, quella che si può mangiare tra l’altro nella storica osteria Checco Er Carrettiere di Trastevere, la si prepara con pochissimi ingredienti: patate, cipolle, pomodoro (che può essere sostituito anche dal concentrato). Ne esiste poi una variante verde, tipica di Rocca di Papa, comune alle porte della Capitale: la si prepara con patate e “ramoracce”, ovvero le erbe spontanee che crescono al bordo dei campi, ma che si possono sostituire con i broccoletti (le cime di rapa).
Indice dei contenuti
Sbucciate e lessate le patate. Una volta cotte, schiacciatele con lo schiacciapatate e lasciatele in un contenitore.
In una padella di circa 24 cm, fate stufare la cipolla tagliata a rondelle, in due cucchiai di olio. Unite i pomodori pelati e fateli cuocere per circa 10 minuti schiacciandoli.
Aggiungete le patate schiacciate (andrà bene anche con una forchetta), regolate di sale e pepe e fate compattare il composto per circa 10-15 minuti, fino a che non si formerà una deliziosa crosticina. Girate la frittata con l’aiuto di un piatto piano o del coperchio, e fate terminare la cottura per qualche minuto.
Un piatto semplice ma gustoso, la frittata di patate romana, come abbiamo visto, non richiede l’aggiunta di uova. Se volete servirla come un antipasto sfizioso, potete non aggiungere altro alla preparazione. Se invece è la star principale del vostro pranzo o cena, portatela in tavola con una selezione di formaggi tipici, come una buona caciotta semistagionata o un pecorino, oppure seguite il fil rouge della tradizione capitolina e mettete vicino qualche fetta di porchetta di Ariccia IGP, una specialità dello street food romano che non può mancare in ogni momento dell’anno. Qualunque sia la vostra scelta, il risultato è assicurato.

Scopri altre ricette
Bruschetta pomodoro e basilico
Il libro di Ricette della Nonna
La Videoricetta Top