I tortellini fatti in casa in brodo rappresentano uno dei simboli più profondi e riconoscibili della cucina delle feste, un piatto che porta con sé il senso dell’attesa, della famiglia riunita e del tempo dedicato alle cose importanti. A differenza della semplice pasta fresca all’uovo, che nella tradizione emiliana veniva preparata quasi quotidianamente, la pasta ripiena era riservata alle grandi occasioni: il Natale, i matrimoni, le ricorrenze solenni, quei momenti in cui la tavola diventava il centro emotivo della casa. Preparare i tortellini significava prendersi del tempo sapere che da quando si inizia si deve porre attenzione solo all’impasto. Tirare la sfoglia è un gesto d’amore che va fatto con cura, deve essere talmente sottile da riuscire a vedere l’ombra della mano. Il loro ripieno saporito, racchiuso in una forma minuscola e perfetta, trova nel brodo di carne il sodalizio perfetto, ma la tradizione conosce anche varianti altrettanto amate: in bianco, con il ragù o con l’intingolo originale. Oggi la ricetta classica viene tramandata e raccontata anche attraverso foto passo passo, per guidare chiunque nella preparazione e permettere di ricreare a casa un piatto che non è solo cibo, ma memoria e identità.
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Preparate il ripieno dei tortellini. Tritate finemente sedano, carota e cipolla e soffriggeteli dolcemente con un goccio d’olio. Unite quindi la carne macinata di manzo, la carne macinata di maiale e quella di tacchino. Aggiungete il prosciutto crudo a dadini e il rosmarino tritato. Sfumate con il vino bianco,insaporite con la noce moscata e cuocete a fuoco basso per almeno 40 minuti. Fate quindi raffreddare il tutto.
Radunate in un mixer le carni cotte e raffreddate. Aggiungete la mortadella a dadini, il parmigiano e il tuorlo d’uovo. Frullate bene il tutto. Se dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungete 1 cucchiaio di pangrattato.
Preparate ora la sfoglia per i tortellini seguendo la nostra ricetta per la pasta all’uovo fatta in casa. Fatela riposare per 20 minuti, poi tiratela finemente con il mattarello. Tagliate tanti quadrati larghi almeno 4 – 5 cm e disponete una pallina di ripieno al centro di ognuno.
Chiudete i quadratini di sfoglia a triangolo.
Unite i due angoli alla base del triangolo e formate il tortellino.
Procedete con la realizzazione dei tortellini fino a esaurimento degli ingredienti. Ricordatevi di spolverarli con un po’ di farina di semola per non farli attaccare.
Conservate i tortellini in frigorifero. Preparate il brodo seguendo la nostra ricetta. Filtratelo, riportatelo a ebollizione e calate dolcemente i tortellini. Cuoceteli per 3 minuti, poi serviteli ben caldi.
La storia dei tortellini affonda le radici nella tradizione emiliana, contesa con orgoglio tra Bologna e Modena, entrambe gelose custodi di questo capolavoro gastronomico. Le prime testimonianze scritte risalgono al Medioevo, quando la pasta ripiena era già considerata un cibo prezioso, legato alle tavole nobili e alle occasioni speciali. Accanto alla storia documentata, però, vive la leggenda più affascinante: quella dell’ombelico di Venere. Secondo il racconto, un oste, spiando la dea attraverso il buco della serratura, rimase talmente colpito dalla perfezione del suo ombelico da volerlo riprodurre in cucina, creando così la forma ideale del tortellino. Proprio per questo, la misura perfetta dovrebbe essere piccola, elegante, armoniosa. Non a caso, l’Accademia Italiana della Cucina ha depositato la ricetta ufficiale del tortellino bolognese, fissandone ingredienti e dimensioni. Un gesto che non ingabbia la tradizione, ma la protegge, affinché ogni tortellino continui a raccontare una storia fatta di miti e tradizioni.

Se non utilizzerete subito i tortellini potete congelarli oppure conservarli per 3 giorni in frigorifero. Se avete optato per la surgelazione, versateli nel brodo bollente ancora congelati e fateli cuocere per almeno 8 minuti, non di meno.
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